Tuesday, November 21, 2006

Amsterdam swing




Che vi devo dire? Il post che ho scritto su Amsterdam non mi è piaciuto. Vorrei forse non averlo scritto. Ma non si può tornare indietro nè si può cancellare ciò che è stato. Quel post è quello che è e quello che è stato. Ma non necessariamente ciò che sarà.
Comunque...
Vorrei pensare con convinzione che quella non sarà per sempre la mia Amsterdam, non sarà per sempre un triste blues. Ma potrà diventare un brioso swing. Amsterdam sarà qualcosa di nuovo quando avrò l'occasione di andarci. Non sarà ciò che non è stato.
Sarà ciò che deve ancora essere, una possibilità racchiusa nel futuro.
Qualcuno ha parlato di "nostalgia del futuro" come sentimento di nostalgia verso quello slancio che normalmente si ha in adolescenza e che piano piano si attenua con l'avvicinarsi all'età adulta. E' dura pensare di averlo incanalato male, a suo tempo, talmente male da aver provocato profonde incrinature nella propria esistenza. Talmente male da avere ricordi duri come questo di Amsterdam. Nostalgia del futuro è pensare che non potrà mai cambiare. Ma non ho ancora capito se il cambiamento esiste.
A volte penso che vorrei essere un'altra persona eppure se non fossi io, ciò che sono stata, non mi riconoscerei. Ciò che sono oggi è l'anello di congiunzione tra un passato non troppo lontano e quello che sarà. Ma il futuro arriverà o sarà sempre comunque un eterno presente?
Mi piace pensare alla nostalgia del futuro come a un dolce swing o ad un roco blues che risuona tra le vecchie vie corrotte di New Orleans...ah New Orleans, una città dove andavo con la mente tanto tempo fa. C'è un post che aspetta per questo. Domani, forse...
Ieri è stata una giornata di sonno, e di ritorno ad un nucleo caldo e profondo.
Non mi ci immergo più come una volta, per trovare riposo e conforto. Ora, è come un appartamento in sfratto, mi aspetto d'essere buttata fuori da un momento all'altro. Precarietà. Ho sempre un piede dentro e un piede fuori, da tutte le cose. Sono sempre un po' fuori dalla porta, non riesco mai ad entrare e pensare di poter abitare qualcosa profondamente. Fermarmi, sedermi, rilassarmi. Nostalgia del futuro, nostalgia di un posto caldo che possa essere casa tua.

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